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**** E’ POSSIBILE PRATICARE LO SCI DI FONDO?… SI!.. COME? (ad oggi 10.12.2020) ****

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Premessa:

PRIMA DI TUTTO: A TUTTI COLORO CHE ANDRANNO A FARE FONDO QUEST’INVERNO O “VIVERE LA MONTAGNA” – “SIATE PRUDENTI, COSCIENZIOSI E CONSAPEVOLI, non solo per voi stessi ma anche pergli altri …”! – 

Con questo articolo cerco SOLO di offrire anche un mio piccolo primo “punto di vista” per “provare aiutare a comprendere” (FORSE) la possibilità/opportunità di PRATICARE lo sci di fondo quest’inverno, da parte di CHI e COME…Quando!?

Come spesso capita, i dubbi nascono quasi sempre quando “Chi dovrebbe dare ulteriori indicazioni a ciò che sottopone, è lento e lascia liberi a troppe interpretazioni incomplete” e molte persone poi non sanno SE e COME muoversi nel breve, medio e lungo periodo.

Di seguito così, ho cercato di analizzare al meglio l’attuale situazione, viste le numerose perplessità che mi son arrivate da colleghi e appassionati dello SCI, analizzando anzitutto l’attuale situazione in cui le Regioni Italiane si trovano alcune in Zona Arancione mentre altre i Zona Gialla.

Le mie sono “semplici riflessioni” e NON DEVONO ESSERE PRESE ovviamente COME CERTEZZE ASSOLUTE. Pertanto invito ciascuno ad informarsi anche meglio e in modo più completo, presso gli organi competenti e studiando TUTTE le dinamiche sui canali Governativi.

Oltre alle problematiche legate alla situazione Covid, in queste ore occorre essere molto  PRUDENTI negli spostamenti a causa delle condizioni nivo-meteo abbastanza rischiose: controllate pertanto le previsioni meteo e i bollettini sul rischio neve e valanghe, prima di “buttarvi” sulle piste (in generale).

In aggiunta ci tengo a sottolineare, che l’inverno è iniziato anche con alcuni “caldi dibattiti” sorti nel mondo dello sci (attraverso i canali “social”), notando oltre ad una “scarsissima” cultura in materia di Montagna e Sci da più fronti, anche un certo distacco (in generale) tra il comprendere ( e fare comprendere) che

“LO SCI (certamente) non è SOLO una sciata, ma E’ molto di più”…e coinvolge MULTI SETTORI e MULTI ATTIVITA’…

E’ un pò come ESSERE “Gemelli“, con:

  • lo SCI identificato come attività Sportiva dilettantistica sociale (associazionismo e aggregazione sportiva sistema CONI)
  • lo SCI identificato come attività Sportiva di livello sportivo agonistico di vertice (associazionismo sportivo sistema Federale CONI)
  • lo SCI identificato come attività Motoria e di Svago per amatori e persone “comuni”
  • lo SCI per e come professione (Scuole Sci, Maestri di Sci)
  • lo SCI per il settore terziario non alla vendita (istruzione/formazione maestri sci, ecc..)
  • lo SCI per il settore terziario alla vendita (produttori di attrezzature sportive, negozi, noleggi, alberghi, bar, ristoranti, trasporti/impianti sciistici/navette, assicurazioni, case vacanze, ecc..)
  • lo SCI per e come offerta turistica
  • lo SCI come “esempio e stile di vita”

Non entrerò certamente in questa sede, nei singoli punti del “Lo SCI per me è...“, ma in questo momento solo sul tema “lo Sci per e come professione” ad oggi…


ARRIVIAMO AL TEMA:

Nello specifico si può fare sci di fondo SI o NO (come, dove e quando) (e quindi anche Insegnarlo)?

Allo stato attuale, sarebbe auspicabile e corretto, avere certamente ulteriori pareri/approfondimenti più autorevoli e formali in merito all’attuale Dpcm (e futuri) in relazione all’attività-pratica dello SCI DI FONDO: ma in attesa…

La riflessione nasce per comprendere SE e COME in queste prime giornate invernali, compatibilmente chiaramente al quadro epidemiologico covid e dpcm annessi si possa o meno andare a SCIARE, facendo FONDO: questo in attesa del 07.01.2021, dove si “dovrebbe” riaprire ufficialmente la stagione invernale (l’intera “Montagna e non solo..” lo sperano Vivamente). 

Mi preme altresì sottolineare che la “pratica motoria e sportiva dello SCI di FONDO” in particolare, merita altrettanto RISPETTO e ATTENZIONE (oggi più che mai) come quella data al suo “fratelloSCI ALPINO, considerato che ad OGGI “LO SCI DI FONDO“, LO SI PUO’ PRATICARE, VIVERE e FAR VIVERE; vista l’assenza dei necessari “impianti sciistici, come mezzi di trasporto” essenziali invece per chi vuole “sciVolare” in discesa nella maniera “consueta”.

Indubbiamente occorrono criteri e condizioni che garantiscano l’operatività in sicurezza: ma per fare questo serve appunto Attenzione al tema.

Pertanto ad oggi, compatibilmente alle “zone Regionali Covid”, che per noi in Regione Lombardia si passerà dall’attuale “zona Arancione” a “zona Gialla” domenica 13.12.2020; lo “SCI DI FONDO È ATTIVITÀ PRATICABILE”, COSÌ COME ANALOGAMENTE SONO POSSIBILI LA PRATICA DELLE “ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE”: bici, corsa, camminate, nordic walking, ciaspole, sci escursionismo, ecc..).

nota: rispetto a ciò che viene citato, in materia di “spostamenti e attività motoria e sportiva” ed estrapolate dall’ultimo Dpcm del 03.12.2020 e suoi allegati e dalle Faq annesse (in cui è possibile verificare le varie specifiche per le varie zone regionali Covid), inserisco alcune mie riflessioni-interpretazioni. 

Lo sci di fondo è possibile praticarlo, svolgendosi:

1 – all’aperto: chiaro

2 – in modo individuale: e non prevedendo “contatto fisico” durante la sua pratica

3 – con distanziamento (1 e 2 mt a seconda se svolta in modo “ludico motorio amatoriale” o “sportivo”)

4 – con mascherine al seguito (NON è obbligatoria: mentre si effettua l’attività sportiva, mentre si mangia o si beve, quando si sta da soli o esclusivamente con i propri conviventi): obbligatorio avere con se le mascherine DPI regolari e non solo il “buf” (quindi da avere come elemento aggiuntivo, visto anche il “clima invernale”)

5 – senza alcun assembramento: durante le “soste in pista” NO agli assembranti con distanziamento inadeguato e SENZA SENSO / BUON SENSO-Educazione e ESEMPIO DA VERI “SPORTIVI”

6 – con la chiusura di spogliatoi interni alle strutture/centri sportivi (pubblici e privati): nel nostro caso i centri fondo potrebbero benissimo essere identificabili come “centri sportivi invernali all’aperto”, con spesso annessi multi servizi oltre alla semplice biglietteria (ristorazione, noleggio, servizi igienici, spogliatoi, ecc..). In questo caso a “servizio” dell’impianto sportivo che è LA pista di sci di fondo.

Nota: I CENTRI SPORTIVI INVERNALI ALL’APERTO (non ancora identifcabili come tali, ma che di fatto lo sono..) hanno come attività primaria in inverno, l’attività ludica motoria e sportiva, e nel nostro caso  LO Sci di Fondo.

Per la zona Arancione:

7 – con la possibilità di svolgere l’attività, presso il proprio comune oppure (esclusivamente all’aperto sia l’attività motoria e sia sportiva di base) presso i comuni limitrofi (dei comuni confinanti), nel caso in cui nel proprio non ci siano le strutture sportive (piste di sci fondo nel nostro caso):

E Considerato che:

  • per attività MOTORIA si intende l’attività ludica motoria fisica amatoriale in forma privata (che non prevedono i tesserati ad associazioni CONI per intenderci), con distanziamento minima durante l’attività 1 mt.
  • per attività SPORTIVA, attività fisica strutturata e indentificata come sport di base comprendenti situazioni competitive (ovvero l’attività svolta da coloro che sono tesserati per associazioni iscritte al CONI delle EPS o FSN esempio la FISI, e che per questo motivo la pratica sportiva, ha una finalità di “Allenamento per uno scopo agonistico”: infatti i tesserati per poter svolgere l’attività di allenamento devono essere in possesso della dichiarazione del proprio Presidente dell’associazione che ne motiva l’uscita per allenamento in previsione della gara sportiva agonistica in cui sono iscritti. Distanziamento minima durante l’attività 2 mt
  • Da quanto scritto nel Dpcm, sembrerebbe che per la SOLA attività SPORTIVA possa esserci la possibilità di praticarla al di fuori del proprio comune (presso i comuni limitrofi) nel caso in cui nel proprio non ci siano le strutture “del caso” (nel nostro caso le piste di sci di fondo): possibilità quindi riservata ai soli Tesserati Sportivi presso le associazioni CONI.
  • Coloro che invece praticano le attività SOLO come MOTORIA, possono SOLO praticarla nel caso in cui sono presenti strutture (nel nostro caso le piste di sci di fondo).

Per la zona Gialla: 

  • ci si potrà spostare anche fuori dal proprio Comune e tra le Regioni “gialle”, anche per svolgere le attività, che non sono presenti nel proprio Comune.

8 – Con la possibilità di poter effettuare il “servizio di noleggio” in loco con prenotazione, presso i “centri sportivi invernali all’aperto” (i centri fondo) nel caso in cui si trovino, il noleggio, dovrà evidentemente rispettare le disposizioni analoghe a quelle sottoposte nel Dpcm per esempio citati nel paragrafo “Parchi Tematici E Di Divertimento”.

Dal cui citato paragrafo, viene estrapolato ciò che potrebbe essere utile ai noleggi:

– Le attrezzature (es. lettini, sedie a sdraio, gonfiabili, mute, audioguide etc.), gli armadietti, ecc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare, e comunque ad ogni fine giornata.

– Con particolare riferimento ai parchi avventura si applicano le linee guida generali secondo le disposizioni di legge in materia di impianti sportivi.

– Prima di indossare i dispositivi di sicurezza (cinghie, caschi, ecc.) il cliente deve disinfettare accuratamente le mani.

– Le imbragature di sicurezza vanno indossate evitando contatto con la cute scoperta, quindi il cliente deve avere un abbigliamento idoneo.

In aggiunta, ritengo che:

9 – La Pratica dello SCI, non richiede l’utilizzo degli “Impianti sciistici” tipici invece ed equiparabili benissimo ad un qualsiasi altro “mezzo di trasporto passivo”, alla pari degli autobus o metropolitane o treni, a servizio degli utilizzatori che necessitano “assistenza” per potersi spostare da un luogo ad un altro per svolgere le attività.

Per questo:

  1. identificare ed ASSOCIARE la CHIUSURA DEGLI IMPIANTI SCIISTICI alla CHIUSURA DELLA STAGIONE INVERNALE e quindi di RIFLESSO precludere lo svolgimento della PRATICA “MOTORIA E SPORTIVA” DELLO SCI DI FONO, ESCURSIONISMO, SCI ALPINISMO, CIASPOLE, ecc..E’ ASSURDO
  2. identificare e precludere le ATTIVITA’ LAVORATIVE, SMINUENDO di fatto un INTERO COMPARTO MONTANO, a causa di Esempi certamente ANTISOCIALI ed INEducativi passati con ipotesi di eguali scenari futuri (assembramenti agli impianti), per coloro che quindi “UTILIZZANO IMPROPRIAMENTE – MEZZI DI PUBBLICA UTILITA’ / IMPIANTI SCIISTICI”E’ RIDICOLO (alla stessa stregua dovrebbero fermare tutti i Mezzi di Trasporto Pubblico, metrò, bus nella grandi città e fermare le attività ad essi collegati)….

Concludendo occorrerebbe, che ad oggi, così come le Regioni Valle d’Aosta e Trentino (Regione Autonome..) e Veneto (Regione non autonoma..) che si sono già espresse con l’OK della pratica dello SCI DI FONDO, anche TUTTE le altre Regioni Italiane da nord a sud (considerando che lo S.F. lo si PUO’ praticare sia “dalle Alpi agli Appennini”), possano analogamente ed ugualmente farlo: attraverso gli organi di Stampa e Media web, per opportuna ed adeguata INFORMAZIONE.


Qualcosa da “smitizzare”?!?

LO “SCI NORMALE non esiste!”

Esiste “LO SCIVOLARE”

E’ possibile dunque SCIARE con o senza gli “impianti sciistici”, ma con un buon servizio dei Centri Sportivi Invernali all’Aperto (i “nostri Centri Fondo”)

E AUGURIAMOCI che (nonostante tutto), possa essere un Inverno degno a questo Magico “ORO BIANCO” che in queste ore è sceso  per farci riflettere SERIAMENTE e Costruttivamente.

Al prossimo “aggiornamento”

Saluti a TUTTI…


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